giovedì 27 gennaio 2011

MARCELLO BACCIARELLI: TESTO TEATRALE, RAPPRRESENTAZIONI, WORK-IN-PROGRESS


"MARCELLO BACCIARELLI" è un Atto Unico Teatrale, in lingua italiana, aggiornato alle ultime scoperte d’archivio della Dott.ssa Angela Sołtys, scritto a Varsavia da Alberto Macchi nel 2008. Inedito.

Questo testo teatrale raccoglie le confessioni, al suo re, del Direttore delle Belle Arti presso la Corte di Varsavia. (Nota dell'Autore, Varsavia 2008)

Pubblicazioni successive di autori che riportano, tra le altre, la figura di Marcello Bacciarelli - pubblicità - menzioni:

“Kronika Zamkowa”
N. 1-2/59-60/2010
Arx Regia
Warszawa 2010
Za pomoc w lekture inskrypcji składam podziękovania Panu Albertowi Macchiemu. (Angela Sołtys, Genealogia i Najwcześniejsze lata Marcella Bacciarelliego w świetle akt Archiwum Historycznego Wikariatu Rzemskiego, pagg. 111-123)

DALL'IDEA ALLA STESURA DEL TESTO, ALLE RAPPRESENTAZIONI:

Anno 2008
- Dopo aver scritto su Stanislao Augusto e la sua corte, Alberto Macchi sente l'esigenza di scrivere anche intorno alla figura di Marcello Bacciarelli.
Anno 2009
- Il testo definitivo, seppur breve, è ormai delineato. Sono state aggiunte, come sempre, le note della ricerca e la bibliografia.
Anno 2010
- Lettura Drammatizzata con gli allievi del Laboratorio Permanente, al Teatro "Enrico Marconi" di Varsavia.
- Alberto Macchi contribuisce alla redazione del testo La scalata sociale di Bacciarelli - Nuovi dati nella sua genealogia - Inventario postumo, di Angela Sołtys, [in:] "Marcello Bacciarelli - Atti del Convegno3-4 novembre 2008, edito dall'Accademia Polacca delle Scienze, Roma 2011".

RASSEGNA STAMPA, INTERNET, RADIO, TV, OSSERVAZIONI VARIE

MARCELLO FILIPPO ANTONIO PIETRO FRANCESCO BACCIARELLI (Roma 10/2/1731 – Varsavia 5/1/1818), pittore. È figlio di Lorenzo Filippo Gasparo Bacciarelli, cuoco, nato a Pesaro e di Ortensia Girolama Salvati, casalinga, romana, figlia d’un sarto. Suo padre emigra a Roma dalle Marche probabilmente nei primi anni del XVIII secolo. Marcello viene battezzato a Roma il 15 febbraio del 1731 nella Parrocchia di San Marcello; suo padrino è Carlo Capaci, sua madrina Cecilia Salvati, sorella minore di sua madre. Le sue sorelle e i suoi fratelli – come risulta dagli Stati delle Anime della Parrocchia Romana di Santa Maria in Via, conservati presso l’Archivio Storico del Vicariato di Roma – sono una moltitudine, ma saranno in pochi che raggiungeranno un’età adulta. Ecco i nomi di alcuni di questi: Benedetta, Pietro Francesco Gaetano Fidelio, Anna Gertruda Teresa Costanza, Antonio Francesco Raffaele, Zenobia Gertruda Francesca, Anna, Serafino. Dopo aver studiato a Roma nella bottega del pittore Marco Benefial, Marcello Bacciarelli, nel 1750 viene chiamato a Dresda presso la Corte dell'Elettore di Sassonia Federico Augusto II e qui ha inizio la sua carriera come ritrattista di personaggi aristocratici del luogo. Lì, nel 1755, sposa Johanna Julianna Frederica Richter, pittrice miniaturista. Durante la Guerra dei Sette Anni, Marcello si reca periodicamente da Dresda a Varsavia, al seguito della Corte di Federico Augusto, il quale occupa il trono di Polonia col nome di Augusto III. A Varsavia – e forse già prima a Dresda – conosce l’Abate Gaetano Ghiggiotti, Segretario della Nunziatura di Varsavia, che lo introduce presso la famiglia del futuro Re di Polonia Stanislao Augusto Poniatowski. Il ritratto di Stanislao, padre del re, Castellano di Cracovia, dipinto nel 1758, apre a Bacciarelli la strada ad una rapida carriera in Polonia, come affermerà più avanti in questo passo delle sue Memorie Stanislao Augusto: “[Mon père], il avoit 82 ans lorsque j’obtiens de lui, que Bacciarelli fit son portrait. La ressemblance est parfaite et ce ouvrage est celui qui commenca la reputation de Bacciarelli”. Negli anni 1764-66, Marcello soggiorna a Vienna, dove lavora al servizio di Maria Teresa d’Austria, realizzando, tra l’altro, un ritratto di gruppo delle Arciprincipesse Asburgiche. Nel 1766 ritorna a Varsavia chiamato dal giovane Stanislao Augusto Poniatowski, già da due anni sul trono polacco. Acquista immediatamente la fiducia del sovrano, tant’è che l’anno successivo questi lo nomina “Peintre d’Histoire” e subito dopo, nel 1768, gli riconosce il titolo di “Cavaliere”, titolo ratificato poi dalla Dieta nel 1771. È ancora insignito del titolo di “Primo Pittore di Corte” e gli viene attribuito il prestigioso e vantaggioso incarico di “Direttore degli Edifici Reali”. Su di lui inoltre gravano la tutela delle Collezioni d’Arte del Re e la direzione della Bottega del Castello Reale che raccoglie i giovani apprendisti-pittori. Nel 1787 Stanislao Augusto lo invia in Italia ad acquistare, per suo conto, alcuni quadri. Col trascorrer del tempo, diventa sempre di più collaboratore, confidente e amico del monarca; questo fino all’anno 1795, quando il re, dopo la caduta dello Stato polacco, è costretto ad abbandonare la corte e di conseguenza ad abdicare. Marcello Bacciarelli, rimasto a Varsavia, comunque conserva la sua influenza nella vita artistica della città, divenuta ormai ex capitale della nazione polacca. Dopo l’abdicazione di Stanislao Augusto e dopo la sua morte, nel 1798, il pittore continua a prendersi cura delle collezioni d’arte del defunto monarca, ora ereditate da suo nipote, il Principe Giuseppe Poniatowski. Già Membro delle Accademie di Belle Arti di Dresda, Berlino, Vienna, Firenze e dell’Accademia di San Luca di Roma, nel 1816, in considerazione del contributo apportato all'arte polacca, è nominato Professore Onorario della nuova facoltà delle Belle Arti presso l'Università Reale di Varsavia.
La pittura di Marcello Bacciarelli è la pittura tipica di corte, influenzata dallo stile barocco, con alcuni elementi classicistici. Nella sua numerosa produzione spiccano straordinari ritratti, tra i quali, il più noto è quello dell’Incoronazione di Stanislao Augusto, dipinto nel 1767 e i quadri storici che, ancora oggi, decorano gli interni del Castello Reale di Varsavia. I suoi plafond nel Castello e il ciclo dei suoi quadri di soggetto biblico, che decoravano la Sala di Re Salomone a Łazienki, sono andati tutti perduti: i primi nel 1939 e gli altri nel 1944, appena dopo l’insurrezione di Varsavia. La gran parte dei suoi ritratti oggi è conservata presso le diverse collezioni dei Musei Nazionali di Varsavia, Poznań e Cracovia.
Ecco, qui di seguito, l’albero genealogico di Marcello Bacciarelli (redatto e già pubblicato a Varsavia dalla Dott.ssa Angela Sołtys, su “Kronika Zamkowa” con il titolo ”Genealogia e i primi anni di vita di Marcello Bacciarelli”) (Aticolo di Alberto Macchi e Angela Sołtys su "Gazzetta Italia", Varsavia Febbraio 2011)

MARCELLO FILIPPO ANTONIO PIETRO FRANCESCO BACCIARELLI (Rzym 10/2/1731 – Warszawa 5/1/1818), malarz. Był synem Filippa Gaspara Bacciarellego, z zawodu kucharza, urodzonego w Pesaro i Ortensji Girolamy Salvati, rzymianki, córki krawca. Jego ojciec emigrował do Rzymu, jak w owym czasie wielu innych mieszkańców Marche (przykładem ksiądz Luigi Lanzi da Montecchio z prowincji Macerata). Marcello ochrzczony został w Rzymie 15 lutego 1731 r. w kościele parafialnym San Marcello; jego ojcem chrzestnym był Carlo Capaci, matką Cecilia Salvati, młodsza siostra rodzonej matki. Jego rodzeństwo, jak wykazują „Stati delle Anime” rzymskiej parafii Santa Maria in Via, przechowywane w Archiwum Historycznym Wikariatu Rzymskiego, było dosyć liczne, ale wieku dojrzałego doczekała prawdopodobnie tylko garstka. Znane są imiona sióstr i braci malarza: Benedetty, Pietra, Costanzy, Zenobii, Anny, Antonia i Serafina. Po ukończeniu nauki malarstwa w Rzymie, w pracowni Marco Benefiala, Marcello Bacciarelli wyjeżdża w 1750 r. do Drezna na dwór elektora saskiego Fryderyka Augusta II, gdzie rozpoczyna karierę jako portrecista miejscowej arystokracji. Tam w 1755 r. zawiera związek małżeński z miniaturzystką, Johanną Julianną Fredericą Richter. W okresie wojny siedmioletniej przenosi się czasowo z Drezna do Warszawy razem z dworem Fryderyka Augusta, zasiadającego jednocześnie na polskim tronie pod imieniem Augusta III. Tutaj, a może już wcześniej w Dreźnie, poznaje księdza Gaetano Ghigiottiego, pełniącego funkcję sekretarza warszawskiej nuncjatury, który poleca go członkom rodziny przyszłego króla Polski, Stanisława Antoniego Poniatowskiego. Namalowany w 1758 r. portret ojca królewskiego, kasztelana krakowskiego Stanisława, miał otworzyć Bacciarellemu drogę do kariery w Polsce, zgodnie z tym, co zanotował później w swoich „Pamiętnikach” Stanisław August: „Il avoit [padre del re] 82. ans lorsque j’obtiens de lui, que Bacciarelli fit son portrait. La ressemblance est parfaite, et cet ouvrage est celui qui commenca la reputation de Bacciarelli”. W latach 1764-1766 malarz przebywa w Wiedniu, gdzie pracuje w służbie cesarzowej Marii Teresy, realizując m.in. zbiorowy portret austriackich arcyksiężniczek. W 1766 r. powraca do Warszawy, dokąd powołał go zasiadający od dwóch lat na tronie młody Stanisław August Poniatowski. Bacciarelli szybko zdobywa zaufanie władcy, który angażuje go w charakterze „peintre d’histoire” i w 1768 r. doprowadza do nadania mu tytułu szlacheckiego, potwierdzonego przez sejm w 1771 r. Sukcesywnie Bacciarelli zostaje obdarzony tytułem pierwszego malarza oraz lukratywną funkcją Dyrektora Budowli Królewskich. Na nim spoczywa także obowiązek opieki nad królewskimi zbiorami sztuki oraz kierownictwo zamkowym atelier skupiającym młodych adeptów sztuki malarskiej. W 1787 r. Stanisław August wysyła go do Włoch w celu realizacji zakupów artystycznych mających wzbogacić królewską galerię. Z upływem lat staje się coraz bardziej zaufanym współpracownikiem i przyjacielem monarchy aż po rok 1795, kiedy król po upadku polskiego państwa zmuszony zostaje do opuszczenia Warszawy, a w konsekwencji także do abdykacji. Pozostały w Warszawie Marcello Bacciarelli utrzymuje w dalszym ciągu swoją wpływową pozycję, jeśli chodzi o życie artystyczne byłej stolicy Polski. Po abdykacji Stanisława Augusta, jak i po śmierci króla w 1798 r. sprawuje nadzór nad zbiorami artystycznymi zmarłego monarchy, odziedziczonymi teraz przez jego bratanka, księcia Józefa Poniatowskiego. Uhonorowany w latach poprzednich członkowstwami Akademii Sztuk Pięknych w Dreźnie, Berlinie, Wiedniu, Florencji oraz Rzymie, w 1816 r., dzięki swojemu znaczącemu wkładowi w rozwój sztuki polskiej Bacciarelli otrzymuje tytuł profesora Wydziału Sztuk Pięknych na nowo powstałym uniwersytecie w Warszawie.
Jego malarstwo jest sztuką typowo dworską, ukształtowaną pod wpływem baroku o pewnych elementach klasycystycznych. W jego licznym dorobku przeważają znakomite portrety, z których najbardziej rozpoznawalny pozostaje „Portret koronacyjny Stanisława Augusta” powstały w 1767 r. i obrazy o tematyce historycznej, dekorujące wnętrza Zamku Królewskiego w Warszawie. Zamkowe plafony Bacciarellego oraz cykl obrazów o tematyce biblijno-alegorycznej zdobiących Salę Salomona w Łazienkach przepadły w 1939 i po zakończeniu powstania w 1944 r. Znaczna część jego portretów przechowywana jest dzisiaj w zbiorach Muzeów Narodowych w Warszawie, Poznaniu i Krakowie.
Lit.: Alina Chyczewska, Marcello Bacciarelli 1731 – 1818, Wrocław 1970;
Angela Sołtys, Genealogia i najwcześniejsze lata Marcella Bacciarellego w świetle akt Archiwum Historycznego Wikariatu Rzymskiego, „Kronika Zamkowa”, nr 1-2/2010, ss. 111-123. (Artikuł Albeta Macchiego i Angeli Sołtys "Gazzetta Italia", Warszawa 2/2011)






"Marcello Bacciarelli", pubblicazione dell'Accademia Polacca delle Scienze, Roma 2011, che comprende il Capitolo "La Scalata Sociale di Baccirelli, nuovi dati nella genealogia del primo pittore di Sua Maestà il Re di Polonia e l'inventario postumo dei suoi beni, del 1818" di Angela Sołtys, con il contributo alla redazione del testo di Alberto Macchi.



"Marcello Bacciarelli", pubblicazione su "Gazzetta Italia", articolo di Alberto Macchi e Angela Sołtys, Varsavia 2011



Madre e fratello di Marcello Bacciarelli

(Da Angela Sołtys, Varsavia)


OPERE CONCERNENTI BACCIARELLI DELLA COLLEZIONE MACCHI:

"Marcello Bacciarelli", libro di Alina Chyczewska, Wrokław 1973


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Intorno a Marcello Bacciarelli
Italiani nella Varsavia dei Lumi
Seria: Biblioteka Łazienek Królewskich
Redakcja naukowa: Andrzej Pieńkos, Mariusz Smoliński
Opracowanie graficzne: Grzegorz Laszuk, Anna Hegman
Rok wydania: 2019
Język: włoski
Cena: 45 PLN
Zbiór artykułów poświęconych postaci wybitnego artysty doby oświecenia Marcella Bacciarellego. Publikacja stanowi kontynuację projektu badawczego wiążącego się z dwusetną rocznicą śmierci Marcella Bacciarellego - pierwszego malarza króla Stanisława Augusta i pierwszego dziekana Oddziału Sztuk Pięknych Uniwersytetu Warszawskiego.
Książka została wydana nakładem Muzeum Łazienki Królewskie w Warszawie, Instytutu Historii Sztuki UW oraz Istituto Italiano di Cultura w Warszawie.
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Intorno a Marcello Bacciarelli
Italiani nella Varsavia dei Lumi
Serie: Biblioteca reale Łazienki
Redattori scientifici: Andrzej Pieńkos, Mariusz Smoliński
Progetto grafico: Grzegorz Laszuk, Anna Hegman
Anno di uscita: 2019
Lingua: italiano
Prezzo: 45 PLN
Una raccolta di articoli dedicati all'eccezionale artista dell'illuminazione Marcel Bacciarelli. La pubblicazione è una continuazione del progetto di ricerca associato al 200 ° anniversario della morte di Marcel Bacciarelli - il primo pittore del re Stanisław August e il primo decano del Dipartimento di Belle Arti dell'Università di Varsavia.
Il libro è stato pubblicato dal Royal Łazienki Museum di Varsavia, dall'Institute of Art History dell'Università di Varsavia e dall'Istituto Italiano di Cultura di Varsavia.


PRESENTAZIONE DEL LIBRO
all'Istituto Italiano di Cultura a Varsavia
16.12.2019


  Frammento del Testo Teatrale di Alberto Macchi
letto nel 2018 presso il Teatro 84 di Roma



ALBERTO MACCHI



“MARCELLO BACCIARELLI”
Dialogo Teatrale





Roma 2008


SCENA UNICA: Confessione

Varsavia, 1780, Castello Reale di Varsavia. Il pittore Marcello Bacciarelli è al cospetto del Re di Polonia Stanislao Augusto Poniatowski. Sono seduti uno di fronte all’altro. Inizia un dialogo.

MARCELLO: Vedete Maestà, oggi che mi concedete del tempo e l’onore di stare da solo qui con Voi, ho deciso di prendere il coraggio a quattro mani e di confessarVi la mia vera vita in Italia e in Europa prima di giungere a Dresda, di sposarmi (1) e d'essere qui presso la Vostra Corte di Varsavia; nonché la mia vera origine e quella della mia famiglia. Ma prima, se me lo concedete, vorrei premetterVi quanto segue: (Pausa) “Quando non ce la fai più ad andare avanti, allora vai indietro!” Questo, mio padre era solito ripetermi in età adulta. Sì, perché ero divenuto già quasi un uomo e ancora nutrivo grossi problemi di esistenza. Ne ho sempre avuti di problemi del genere. Sono stato dotato dalla Natura di tanta salute fisica, non c’è che dire, ma sicuramente di scarsa salute mentale, o meglio, interiore. Insomma potrei sintetizzare affermando che “ho vissuto più malesseri che malanni”.  Ma vengo subito al punto. (Pausa) Contrariamente a quanto Vi ho confusamente lasciato intendere per tutti questi anni che sono stato qui al servizio presso di Voi, mio eccellentissimo sovrano, io sono nato a .........


 “Marcello Bacciarelli. Najpiękniejsze portrety”, foto da un filmato per Tvp Kultura, a cura di Anna Mikołajczyk, alla Mostra del Castello Reale di Varsavia, 2018, nel ruolo d’un Sarmata alla Corte di Stanislao Augusto Re di Polonia.


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Sono un appassionato di ricerche sul "Grand Tour e sulle Accademie dell'Arcadia e di San Luca nel XVIII secolo". Vivo in Italia ed in Polonia dove, di tanto in tanto, AMO VIAGGIARE NELLO SPAZIO E NEL TEMPO. Chiunque, residente in uno di questi due paesi, nutra la mia stessa passione, può contattami per un incontro in cui condividere e scambiarsi esperienze, foto, opere, documentazioni raccolte a tutt'oggi e magari per concordare un'eventuale escursione, tra realtà e immaginazione, da fare insieme successivamente. 
  albertomacchi.it.pl@gmail.com


 





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