mercoledì 1 giugno 2011

GIORDANO BRUNO: TESTO TEATRALE, RAPPRESENTAZIONI, WORK-IN-PROGRESS




“GIORDANO BRUNO" è un Percorso Teatrale inedito, scritto da Alberto Macchi in lingua italiana, a Roma nell'anno 2003.

Scena Seconda: PROCESSO
Roma 1600. Palazzo del Sant'Uffizio. Sala del Tribunale della Santa Inquisizione. Si sentono alcune voci fuori campo miste al suono d'una campana. Improvvisamente entrano due inquisitori incappucciati con in mano delle pergamene che vanno a disporsi al centro della scena.
PRIMO INQUISITORE: (Legge) E' l'anno 1575 quando Fra' Giordano viene accusato di eresia per aver letto e commentato favorevolmente alcune opere di Erasmo da Rotterdam. Allora egli deve fuggire a Roma e chiedere ospitalità ai confratelli domenicani presso il Convento di Santa Maria sopra Minerva.
GIORDANO: (Appare in proscenio, sul lato sinistro, avvolto da un fascio di luce) Allora, ad onor del vero, nell'anno 1566 ero già frate e avevo soltanto 18 anni quando rischiai d'essere sottoposto a provvedimento disciplinare per aver disprezzato il culto di Maria e dei Santi. Che volete? Sono stato sempre critico verso la Chiesa, fin da ragazzo! Ho sempre avuto un cervello, io! (Scompare)
SECONDO INQUISITORE: (Legge) L'anno successivo, abbandonato l'abito domenicano, deve fuggire da Roma in abiti suoi. È sospettato d'aver ucciso un confratello. Si rifugia in alta Italia. Soltanto un anno dopo, nel 1577, indossa di nuovo l'abito da frate.
GIORDANO: (Appare in proscenio, sul lato destro, avvolto da un fascio di luce) Questo perché non ho mai pensato che l'abito facesse il monaco. (Scompare ridendo)
PRIMO INQUISITORE: (Legge) Due anni più tardi, a Ginevra, è ospite di una Comunità Evangelica. Abbandona di nuovo il saio domenicano per seguire la Dottrina di Calvino.
GIORDANO: (Appare in fondo alla scena, sul lato sinistro, avvolto da un fascio di luce) Cristo lo si può trovare dovunque e comunque venga adorato. Anche in seno a certe comunità straniere di lingue e di religioni diverse, stanziatesi così numerose in Italia (1) e in Europa, con i loro riti religiosi differenti dai nostri, con le loro diverse cerimonie. (Scompare)
SECONDO INQUISITORE: (Legge) A Parigi aderisce alla fazione dei "Politiques", favorevole alla convivenza fra Cattolici e Ugonotti.
GIORDANO: (Appare al centro della scena, dietro gli Inquisitori, avvolto da un fascio di luce) Perché, forse non siamo tutti fratelli?! (Scompare ridendo)
PRIMO INQUISITORE: (Legge) Nell'anno 1583 è a Oxford, dove incomincia a frequentare la Corte, per cui inizia una vita dissennata e peccaminosa.
GIORDANO: (Appare fra le ultime file del pubblico, sul lato sinistro, avvolto da un fascio di luce) Chi ha detto che un frate debba vivere soltanto a contatto con i suoi confratelli in un convento? Non credo che stare fra gli uomini significhi condurre necessariamente una vita dissennata e peccaminosa. Non ho mai avuto difficoltà a vivere fra i peccatori. Il peccato secondo me alberga dovunque, anche nei conventi. Credo, come me la pensasse anche un mio confratello antenato domenicano, Domenico Savonarola; ma poi forse un po' tutti i miei confratelli e consorelle che mi hanno preceduto, vedi Tommaso D'Aquino, Caterina da Siena, Alberto Magno, Margherita della Metola, Fra Angelico. E forse, chissà, San Domenico stesso. (Scompare)
SECONDO INQUISITORE: (Legge) Di nuovo a Parigi, da cui però deve fuggire poco dopo in seguito ad una controversia con i docenti pro-Aristotele, i filoaristotelici del Collegio di Cambray. Per una questione di disagio suo o di rifiuto degli altri e forse anche per salvaguardare la sua incolumità deve rifugiarsi in Germania.
PRIMO INQUISITORE: (Legge) Costretto a fuggire anche dalla Germania per problemi analoghi, si rifugia a Praga, attratto dalla politica più liberale dell'Imperatore Rodolfo II D'Asburgo.
GIORDANO: (Appare fra il pubblico nelle prime file, con le spalle rivolte alla scena, avvolto da un fascio di luce) Il mio era un cammino fisico e spirituale, il procedere di chi vuol conoscere, saperne di più di questo mondo, non una continua fuga dagli uomini e dalle minacce. (Scompare)
SECONDO INQUISITORE: (Legge) E' il 12 maggio dell'Anno Domini 1592 quando il nobile Giovanni Mocenico che aveva accolto Filippo Bruno presso di sé a Venezia perché gli insegnasse l'arte del ricordare, lo denuncia al Tribunale dell'Inquisizione veneta accusandolo di eresia. Egli viene così arrestato e sottoposto ad estenuanti interrogatori. Trasferito a Roma poi, viene processato, condannato e rinchiuso nel Palazzo del Sant'Uffizio.
GIORDANO: (Appare fra le ultime file del pubblico, sul lato destro, avvolto da un fascio di luce) Ribadisco quello che tentai di dire allora, in quell'occasione. Anche se oggi posso confessarvi che allora fui costretto con le minacce e con la forza a pentirmi e ad abiurare. In ogni mia opera, causa di tutti i miei guai, io ho esposto soltanto delle dissertazioni filosofiche. Grida) Quale eresia? Non c'era nulla di teologico nelle mie considerazioni. (Scompare)
PRIMO INQUISITORE: (Legge) Con la mordacchia (2) applicata nella bocca perché non potesse più parlare, Fra Giordano fu condotto al rogo eretto per l'occasione in piazza Campo de' Fiori a Roma. Qui, dopo essere stato spogliato nudo, venne unto, legato con una corda alle mani e ai piedi e poi arso vivo.
GIORDANO: (Appare in fondo della scena, sul lato destro, avvolto da un fascio di luce) Meglio aver sopportato la tortura della lingua inchiodata e aver espresso il mio pensiero, piuttosto che subire l'onta di vedersi crescere le orecchie lunghe come quelle degli asini, per aver sempre e soltanto ascoltato. Io nella mia vita ho voluto anche esprimere il mio pensiero, anche sul Cielo, sì, sul Cielo (4). (Scompare)
SECONDO INQUISITORE: (Legge mentre esce dalla scena lentamente seguito dal Primo Inquisitore) Quando prima di dargli fuoco, qualcuno gli porge un crocifisso da baciare, egli con disprezzo si gira dall'altra parte. L'Avviso del 19 febbraio dell'anno 1600 recita così: "Giovedì scorso fu abbruciato vivo in campo de' Fiori quel frate di San Domenico, da Nolla, heretico, pertinace, con la lingua in giova, per le bruttissime parole che diceva, senza voler ascoltare confortatori ne altri".
GIORDANO: (Voce fuori campo) Questo è vero, fu così. (Buio)

LINK DI FILM E DOCUMENTARI RELATIVI AL PERSONAGGIO O AL PERIODO DI GIORDANO BRUNO:

"Caravaggio", film di Angelo Longoni del 2008
http://www.youtube.com/watch?v=BvSdXv_kNjk

"Beatrice Cenci", film di Lucio Fulci del 1969
http://www.youtube.com/watch?v=ebrI64uYxSY

"I diavoli", film di Ken Russell del 1971
http://www.youtube.com/watch?v=LEid-IHDTec

"Giordano Bruno", film di Giuliano Miontaldo del 1973
http://www.youtube.com/watch?v=RvYksZsmyEM



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