"JOHN HENRY NEWMAN", Testo Teatrale scritto in lingua italiana da Alberto Macchi a Roma nel 2011. Inedito
"Card. John Henry Newman" del pittore Olgierd Sołtys. Olio su tela, Tarnów in Polonia, anno 2009. Dipinto per gli Oratoriani della Chiesa di Santa Maria in Vallicella a Roma
DALL'IDEA ALLA STESURA DEL TESTO, AL DEBUTTO, ALLE REPLICHE:
Anno 2011
- L'idea di scrivere un testo teatrale sulla vita del Card. John Henry Newman, Oratoriano, scaturisce dalla proposta fatta da Suor Benedetta delle Oblate del Sacro Cuore di Gesù di Grottaferrata ad Alberto Macchi quando i due si sono conosciuti durante una visita al Monastero di San Benedetto a Subiaco.
- Macchi mette in relazione questa proposta col fatto d'aver assistito in Polonia, passo passo alla realizzazione d'un quadro raffigurante Newman da parte d'un suo amico pittore Olgierd Sołtys e col fatto d'aver già scritto e rappresentato in teatro la vita di Filippo Neri e quella di Cesare Baronio, primi Oratoriani. Inizia allora a far ricerche e, grazie all'interessamento di P. Edoardo Aldo Cerrato Procuratore Generale della Congregazione di San Filippo Neri, reperisce gran parte del materiale biografico presso l'Archivio della Vallicella a Roma.
- In breve tempo costruisce il testo drammaturgico, alquanto originale nella forma e ipotizza, per una futura messa in scena, l'utilizzo dello stesso cast del suo precedente spettacolo "Cesare Baronio".
- L'autore inizia le prove teatrali presso la Sala Ovale della Chiesa Nuova a Roma, avvalendosi della collaborazione del M° Mattia Peli per quanto concerne la scelta e la preparazione del repertorio musicale.
CARD. JOHN HENRY NEWMAN
premesso che:
FEDE = OBBEDIENZA : OBBEDIENZA = FEDE
Io sono stato creato per fare qualche cosa o per essere qualcosa per la quale non è¬ stato creato nessun altro. (...) Ho una parte in questa grande opera. Sono un anello della catena, un legame di parentela tra le persone.
Mio Dio, non ti chiedo di vedere, non ti chiedo di sapere, ti chiedo semplicemente di essere messo all’opera. (Roderick Strange, John Henry Newman, Lindau, Torino) (Meditazioni e Preghiere, Jaca Book, Milano 1993)
Non sono sue parole, ma è un suo pensiero:
Non possiamo cambiare il nostro
DNA composto dall’insieme dei nostri geni, ma
– attraverso la nostra mente –
possiamo controllare ogni
nostro singolo gene,
quindi averla vinta su malattie
e vecchiaia.
Nessun commento:
Posta un commento