“ALBERTO MAGNO E TOMMASO D'AQUINO" è un Dialogo Teatrale, in lingua italiana scritto da Alberto Macchi a Roma nell'anno 2004. Inedito.
Un dialogo questo tra due illuminati che non può che farci riflettere ognuno per nostro conto. (Nota dell'autore)
DALL'IDEA, ALLA STESURA DEL TESTO, ALLE RAPPRESENTAZIONI
Anno 2003
- Dialogando con i professori dell'Angelicus, con i teologi di Santa Sabina e con i monaci di Santa Maria sopra Minerva a Roma è nata in Alberto Macchi l'ispirazione a descrivere un immaginario dialogo tra Alberto Magno e Tommaso d'Aquino.
Anno 2004
- Stesura definitiva del testo teatrale diviso in sei scene, con l'aggiunta delle note e della bibliografia.
Dialogo Teatrale "ALBERTO MAGNO E TOMMASO D'AQUINO", del 2004
Anno 2009
- Lettrura Drammatizzata a cura dell'autore, presso il Teatro "Enrico Marconi" di Varsavia durante un laboratorio teatrale.
Anno 2013
- Pubblicata scena da "Alberto Magno e Tommaso D'Aquino", su Gazzetta Italia di Varsavia n. 7-8/2013 in italiano e polacco.
RASSEGNA STAMPA, INTERNET, RADIO, TV, OSSERVAZIONI VARIE
Alberto Macchi, Alberto Magno e Tommaso d'Aquino: Scena teatrale, [in:] "Gazzetta Italia", Varsavia, 1/2014
Alberto Macchi, Alberto Magno e Tommaso d'Aquino: Scena teatralna, [in:] "Gazzetta Italia", Warszawa, 1/2014
PASSI TRATTI DAL LIBRO, CON O SENZA NOTE E BIBLIOGRAFIA
Scena Terza: ASTRI
Anno 1253. Colonia. Una sala: Alberto e Tommaso sono seduti uno di fronte all’altro.
ALBERTO: Guarda la luna Tommaso. Oggi la luna è alquanto strana. Sembra una donna vestita d’argento. Credo stia tramando qualcosa di buono. E questo, ti assicuro, è un ottimo presagio. Avverto novità in arrivo. Non è così anche per te? Non senti che gli astri ti sono favorevoli?
TOMMASO: Maestro Alberto, "Astra inclinant, non necessitant!"
ALBERTO: E’ vero. È proprio così. Anche questa volta hai ragione: gli astri possono predisporre, non determinare! La tua conoscenza ormai, come vedi, ha superato quella del tuo maestro. Non c’è dubbio, è proprio così. È vero, Iddio soltanto, potrebbe condizionare il nostro presente e determinare il nostro futuro.
TOMMASO: E anche in tal caso noi possiamo modificare ciò che Egli potrebbe aver predisposto, magari per sottoporci a delle prove, tramite la nostra volontà, grazie al libero arbitrio che ci è stato concesso.
ALBERTO: Adesso sono sempre di più convinto che tu sia pronto per il grande balzo. Va figlio benedetto, recati pure a Parigi e sii un perfetto predicatore (1), un perfetto docente, un perfetto baccelliere.
TOMMASO: (Stupefatto) Ma, Maestro!
ALBERTO: Tutto ormai è predisposto nella più totale armonia, dal Signore, da me …, dagli astri (Ride).
TOMMASO: Ma io non credo d’esser degno di tanto. (Felice, solleva le braccia e girando su se stesso) Io, Maestro, Baccelliere all’Università di Parigi!?
ALBERTO: (Abbraccia e benedice Tommaso)
OPERE DI/DA ALBERTO MAGNO E/O TOMMASO D'AQUINO, PUBBLICATE NEL LIBRO E/O DELLA COLLEZIONE DELL'AUTORE
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