"GRAND TOUR", Testo-Guida per un Gioco-Performance Teatrale, scritto in lingua italiana a Roma nel 2007, da Alberto Macchi. Inedito, in attesa di pubblicazione.
Un nuovo giuoco per sempre: per divertirsi, per istruirsi, per vincere lo stress, per dare un senso in più alla vita, per capire come eravamo, per capire come dovremmo essere, per stare bene insieme, per amare ... l’arte, ... il teatro, ... la storia, ... la natura. Per amare...
Questa guida infatti vuol essere un viaggio tra reale e ideale a braccetto con i personaggi del Grand Tour nei luoghi da loro visitati due-trecento anni fa, possibilmente con l’ausilio dei miei testi teatrali allegati nelle note. Ma più specificatamente, questo vademecum, è un esempio generico, utile, pur tuttavia, a chi volesse costruirsi un itinerario con cui poter ripercorrere e rivivere almeno una 'giornata tipo' dei viaggiatori del Grand Tour, ovvero dei monarchi, dei nobili, degli artisti, solitamente tutti collezionisti d’arte e studiosi, che dal Seicento all’Ottocento sono approdati in Italia, provenienti da tutta Europa e anche da altre parti del mondo. Se ci si attiene a questo manuale, si possono visitare gli stessi luoghi, spesso rimasti intatti, assaporare le stesse identiche vivande di allora, sperimentare le stesse locande e taverne, più o meno simili a quelle del secolo dell’Illuminismo. Quindi per un giorno ci si può identificare con Re Gustavo III di Svezia, con lo scrittore tedesco Johann Wolfgang Goethe, oppure con la pittrice svizzera Angelica Kauffmann, con il Principe polacco Michał Jerzy Poniatowski, con l’Ambasciatore inglese Sir William Hamilton, con la pittrice francese Elisabeth Vigeé-Lebrun, con lo scultore danese Betel Thorvaldsen, con il pittore austriaco Anton von Maron, con il pittore olandese Henrik Voogd, con l’Ambasciatore degli Stati Uniti d’America Thomas Jefferson o con l’Abate spagnolo Juan Andrès o anche – perché no? – con il Re del Portogallo.
Questa guida si compone di quattro parti: la prima riporta nei minimi dettagli, tutte le informazioni per come effettuare l’escursione, con allegato un elenco di proposte di siti da visitare; la seconda parte racchiude alcune nozioni storiche, con le schede dei viaggiatori, arricchite da una bibliografia e da un glossario di termini settecenteschi relativo a località, cibi, espressioni e oggetti vari: tutto materiale da leggere e da consultare prima e durante la gita. La terza parte, invece, raccoglie le note e le fonti storiche. La quarta parte, infine, raggruppa le foto di alcuni dipinti e di alcune stampe e comprende alcuni miei testi teatrali relativi a biografie di personaggi dello stesso periodo ed anche di epoche antecedenti. [...] (Nota dell'autore, Roma 2007)
La Posta di Mesa sulla Via Appia in un' incisione del XVIII secolo, di Giuseppe Fabbri,
ma che la rappresenta come appariva nei secoli prececedenti.
La Posta di Mesa sulla Via Appia in un' incisione del XVIII secolo, di Giuseppe Fabbri.
La Posta di Mesa in un'incisione del XIX secolo di C. Antonini su disegno di F. De Capo. Detta anticamente Statio ad Medias perché al Decennovion della Via Appia, ossia nel mezzo della cosiddetta Fettuccia di Terracina dei tempi nostri.
I TRE SITI DELLA CAMPAGNA ROMANA PIU' VISITATI DAI VIAGGIATORI DEL GRAND TOUR:
GROTTA DI EGERIA PRESSO LA TOMBA DI CECILIA METELLA - VIA APPIA
GROTTE DELLA CERVARA PER LA FESTA DEGLI ARTISTI - VIA PRENESTINA
GROTTE E CASCATE DI VILLA GREGORIANA CON IL TEMPIO DELLA SIBILLA - VIA TIBURTINA
Catalogo Grand Tour ai Castelli Romani
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Sono un appassionato di ricerche sul "Grand Tour e sulle Accademie dell'Arcadia e di San Luca nel XVIII secolo". Vivo in Italia ed in Polonia dove, di tanto in tanto, AMO VIAGGIARE NELLO SPAZIO E NEL TEMPO. Chiunque, residente in uno di questi due paesi, nutra la mia stessa passione, può contattami per un incontro in cui condividere e scambiarsi esperienze, foto, opere, documentazioni raccolte a tutt'oggi e magari per concordare un'eventuale escursione, tra realtà e immaginazione, da fare insieme successivamente.
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