“MICHELE ARCANGELO" è un Monologo Teatrale, in lingua italiana scritto da Alberto Macchi a Roma nell'anno 2011. Inedito.
DALL'IDEA ALLA STESURA DEL TESTO, ALLE RAPPRESENTAZIONI
Anno 2011
- Alberto Macchi visita la Grotta dell'Arcangelo Michele al Gargano e immediatamente fa ricerche su questa figura celeste presso le biblioteche e gli archivi in Italia e in Francia.
Anno 2012
- Scrive un monologo con l'intenzione di proporre questo testo teatrale ad alcune chiese in Italia e in Polonia.
Anno 2013
- Pubblica il testo teatrale “Arcangelo Michele” su Gazzetta Italia di Varsavia n. 3/2013, nella versione italiana e polacca. Questa pubblicazione è reperibile presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma e la Biblioteka Narodowa di Varsavia.
PASSO DEL TESTO:
MICHELE: In fondo un corpo, non certo come il vostro, però l’ho anch’io. Per cui non è vero che io son fatto di solo spirito! Nelle mie comparse sulla terra, ho lasciato, in Italia, segni concreti della mia consistenza: un mantello, la roccia con l’impronta del mio corpo laddove mi son seduto, delle mie ali laddove mi son poggiato, la pietra con su l’orma del mio piede, la stilla che ho fatto sgorgare dalla montagna; e in Francia, il segno del mio dito lasciato impresso sul cranio del Vescovo. E poi la visione d’una luce bianca folgorante, d’una luce con tutti i colori dell’arcobaleno, il soffiare d’un vento terribile, l’effetto d’un terremoto con esplosioni terrificanti. Infine, grazie alle mie manifestazioni in tutti quei luoghi diversi, restano, dedicati a me, santuari, eremi, chiese rupestri, basiliche, oratori, monasteri. Però la Grotta del Gargano, oltre che sosta obbligata dei Crociati che erano diretti in Terra Santa, è stata la prima e la più ambita meta dei bordoni della Via Francigena, dei viaggiatori del Grand Tour. Ed è così ancora oggi e così sarà per sempre, per i devoti e per i turisti e vacanzieri di ieri, oggi e domani, così come è stata, è e sarà Roma, Loreto e San Giacomo di Compostela. Nei pressi della Grotta del Gargano è sorto il primo villaggio di case per pellegrini e lì si sono avvicendati, nel corso dei secoli: papi, sovrani, sant’uomini, gente comune. Sul portale dell’atrio della basilica, un’iscrizione latina ammonisce: “Questo è un luogo impressionante. Qui si trova la Casa di Dio e la Porta del Cielo”. (Pausa) Giovanna d’Arco? Lei, è vero, m’invocò mentr’io, su in Paradiso, stavo governando le milizie, il mio esercito di Angeli, Cherubini e Serafini; e io ho accolto le sue invocazioni ed esaudito le sue richieste, ma in realtà, non son mai apparso a lei. Un po’ come è accaduto a Procida quando, nel XVI secolo, fu minacciata dai Saraceni, a Caltanisetta quando, nel XVII secolo, fu devastata dalla peste, o a Fatima, nel XX secolo, quando qualcuno m’ha sognato che impugnavo una spada di fuoco. Concludo questo mio monologo con voi chiarendo che le sei regioni dove son fisicamente disceso, ovvero, in ordine di tempo, la Puglia, la Campania, il Lazio, la Lombardia, la Normandia e il Piemonte, si trovano su una linea che io preventivamente avevo tracciato incidendo con la spada la crosta terrestre, una sorta di Via Sacra che, partendo dall’Atlantico si conclude sull’Adriatico. Una via di purificazione che oggi, per chi la dovesse esplorare per intero da nord a sud, andando appunto controcorrente, rappresenterebbe un percorso a ritroso dal nuovo all’antico, una sfida al Male che invece avanza inesorabile. Ma comunque, se volete vivere come Dio e non come Mammona comanda, abbandonate il tragitto che voi avete stabilito per seguire invece fiduciosi quello che ha destinato per voi il Signore! Un appello: non continuate ad invocarmi, come fate spesso, perché io diventi il vostro Angelo Custode! A ciascuno di voi, che vi piaccia o no, è stato assegnato un Angelo che vi custodisca e che vi assista nelle vostre personali piccole e grandi battaglie quotidiane. Invocate lui! Egli, di giorno, se imparate a vederlo, scoprite che è lì fuori di voi, nella vostra ombra e di notte, invece, se imparate ad ascoltarlo, v’accorgete che riposa dentro di voi. Io son stato designato ad affrontare altre battaglie, ben più violente e più frequenti, quelle dell’intera umanità. (Scompare nel buio)
"Saint Michael's Mount in Cornovaglia" (Grand Bretagna) (Foto tratta da: http://en.wikipedia.org/wiki/File:St_Michael%27s_Mount.jpg)
"Mont Saint Michel in Normandia" (Francia) (Foto tratta da:http://it.wikipedia.org/wiki/File:Mont_Saint-Michel_en_gros_plan.jpg)
Articolo su "Gazzetta Italia", Varsavia 3/2013
Chiesa dell'Oratorio di Santa Maria Annunziata, a Roma
0.055 - 15.1.15
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